Inizierei l’arduo compito che mi spetta – introdurre un volume che è al tempo stesso una guida, un atlante, un manuale, un dizionario, un manifesto politico, una nuova religione (la versione 2.0 dei cargo cult?), e molto altro ancora – con una dichiarazione, che può sembrare estorta con una pistola (laser) alla tempia o apparire mera piaggeria: quello che avete tra le mani è il miglior libro di psicogeografia mai scritto sino ad ora!
(Dall’introduzione di Giorgio de Finis)