Nelle intenzioni del fascismo, le capitali del corno d’Africa sarebbero dovute diventare il simbolo dell’espansione italiana. I tentativi di creare una nuova Roma in Africa, tuttavia, presero strade impensate: ad Asmara prosperò una popolazione multietnica e multireligiosa; Mogadiscio, prima della guerra civile, fu un crogiuolo di culture; Addis Abeba divenne il luogo di ostentazione del potere imperiale, ma anche il fulcro della resistenza etiopica. L’antologia di racconti qui proposta ricrea una mappa del colonialismo e cerca di mettere in luce le modalità attraverso le quali gli scrittori postcoloniali di espressione italiana descrivono le città, all’interno di uno spazio ibrido continuamente riutilizzato, e danno vita a narrazioni dove i rapporti fra colonizzatori e colonizzati assumono sfumature complesse, al di là della semplice relazione di subordinazione.