Fondata a Roma dal geniale e discusso Angelo Sommaruga, la «Cronaca Bizantina» si affermò, tra il 1881 e l’85, come il più moderno tra i giornali letterari nell’Italia di Depretis: un cocktail saporito di articoli frivoli ma anche eruditi, cronache mondane svagate o maliziose, illustrazioni accattivanti, poesie di Carducci e d’Annunzio (o di carducciani e dannunziani), polemiche letterarie spesso feroci e, non ultime, novelle: molto diverse per argomento, stile, qualità letteraria. Ne ritroviamo alcune in questa antologia, di autori celebri come d’Annunzio e Capuana, Matilde Serao e Contessa Lara, o misconosciuti come il toscano Gabardo Gabardi e la napoletana Olga Ossani. Potremo così riscoprire le malizie boccacciane di Olindo Guerrini e l’asciuttezza siciliana di Navarro della Miraglia, la vena sociale di Gaetano Carlo Chelli e quella sentimentale di Emma Perodi. E le pagine narrative dei due “motori” della rivista, il caporedattore e il direttore: il piemontese Testa e il lombardo Sommaruga.