La contrada Mondovì, antica “ruata Bovisii”, è una delle strade che più ha mantenuto, nel panorama urbano di Cuneo, i caratteri che testimoniano la lunga storia della città.
Essa è importante sia nella definizione della forma urbana – era infatti una delle vie di passaggio obbligato per entrare e uscire dalla città valicando il Gesso – sia nella serie di presenze che l’attorniavano – case, palazzi, edifici religiosi, botteghe – e che ne delimitano ancora oggi, in gran parte, le cortine. Testimonianze dell’origine medievale (portici, ritane, torri, scale a chiocciola, finestre bifore, capitelli a ‘foglie d’acqua’, soffitti lignei a cassettoni), indizi degli interventi cinque-sei-settecenteschi (portali ‘classicheggianti’, scale a due rampe talvolta con ricchi peducci, volte in muratura a fascie, a crociera, a vela, a botte con unghie, porticati all’interno dei cortili, balconcini dalla pianta mistilinea), nonché rivelazioni dei ritocchi ottocenteschi (lampioni – allora a gas – portali ‘centinati’, apparati decorativi ‘neoclassicheggianti’, immagini sacre, indicazioni stradali, accorpamenti di più lotti con nuove facciate per ottenere il “decoro” richiesto nella città ottocentesca).
Altre caratteristiche della via si incontrano lungo il suo percorso, dove si confrontano realtà diverse: la Confraternita di San Sebastiano ricostruita nei pressi dell’antico ospedale di San Giacomo, dove si aprirà il Museo Diocesano, l’isolato del “ghetto”, nel quale per circa cento anni è stata forzatamente rinchiusa la popolazione ebraica che solo dopo l’emancipazione ha potuto esprimere visivamente la presenza del proprio luogo di culto, la Sinagoga. Infine, gli antichi cognomi e le attività degli abitanti della zona – Lattes, Treves, Chiapello, Pellegrino – richiamati dai docummenti storici, dai Catasti, dalle Guide o da semplici ricordi, rimandano all’intensa attività artigianale e mercantile che da sempre ha caratterizzato questa zona, mentre altri nomi di famiglie – Audiffredi e Caissotti di Chiusano – profilano casate protagoniste delle vicende storiche e culturali della città.