Un soldatino nelle tasche. Una suora che arzigogola un improbabile autocanestro. Un treno che corre veloce sul litorale. Il profumo del tabacco che esce da una pipa. Con un piccolo sforzo di immaginazione, puoi anche sentire il profumo di una palla da basket.
L’autore ci porta a spasso nel tempo, nei ricordi di un passato forse anche ingenuo, mescolando sensazioni, personaggi, momenti che possono far riflettere sulla vita che cambia e che si trasforma, sui gusti e sugli atteggiamenti che si modificano.
Lo fa sullo sfondo di due elementi su cui si affaccia la sua esperienza: la passione per la pallacanestro e quella per la sua città. Con esse prova a restituirci la semplicità delle cose e l’ineluttabilità del tempo che trascorre e che ci appartiene proprio in virtù della vita vissuta.