Quaranta racconti. Nove meno di Hemingway, ma poco importa perchè tanto con quelli non hanno nulla in comune. Questa volta, una volta tanto, ho provato a parlare di me. E mi accorgo di essere riuscito a parlare principalmente di tutt’altro. Il che è sicuramente meglio. Qui si narra di bambini odiosi, di vecchie streghe, di amici per la pelle, di ristoratori irascibili, di donne delle pulizie malinconiche, di bulli strafottenti, di inventori ungheresi, di amori scomparsi, di menti annebbiate, di disegnatori pazzi, di ospiti imprevisti, di preti ottusi, di sogni irrealizzati, di autisti malati, di fotografie stropicciate, di barboni sistematici, di laghi di montagna e degli Americani sulla luna. E in più di speranze mai assopite, di promesse che in qualche modo resistono al tempo e d’altri vari avvenimenti che sarebbe troppo tedioso elencare. Se sono o erano cose mie non lo so più. Lo devono essere state, almeno quanto sono state cose d’altri, che probabilmente le avevano viste in tutt’altro modo. Ma ora è tutto fisso e non lo cambia più nessuno. Bisognerà che basti. Il resto, tanto vale lasciare che scompaia adagio adagio. Che forse è già scomparso.

formato:15x21 cm
pagine:130
pubblicazione:2016
ISBN:9788898007448
10,00€ 4,00€
Ricordi altrui
Racconti
L'autore
Vittorio Frigerio è da quasi vent’anni professore di lingua e letteratura francese all’università Dalhousie, a Halifax, in Nuova Scozia, sulla costa est del Canada. Italiano di nascita, svizzero d’educazione, canadese per scelta, ha sempre preferito stare alla larga dalle etichette facili e magari anche da quelle difficili, convinto che l’identità non è una fatalità e neppure un dovere, e che un po’ di confusione aiuta più di quanto si creda a mettere le cose in chiaro, pur seguendo sentieri non sempre subito ovvi. Ha lavorato a lungo su autori dell’ottocento e primo novecento francese, in particolare su Alexandre Dumas e altri narratori d’appendice dell’epoca, così come sulla confusa galassia di scribacchini sconosciuti o dimenticati (talvolta indiscutibilmente a torto) che gravitavano attorno al movimento anarchico e alle sue innumerevoli e precarie pubblicazioni. Oltre a vari volumi di storia o critica letteraria, editi in Francia, ha pubblicato romanzi e racconti in lingua francese in Canada, e un’unica raccolta di storie in italiano, Sviamenti dell’ingegno, presso le edizioni Josef Weiss di Mendrisio, in Svizzera. È “directeur de publication” della rivista online Belphégor (http://belphegor.revues.org/). Chi volesse saperne di più può cercare ulteriori dettagli su Wikipedia all’indirizzo seguente: https://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Frigerio