Le foglie hanno perso gli alberi raccoglie tutti i libri di poesia di Pier Mario Giovannone, da Austro e Favonio del 1994 a Chi mi trova mi avverta del 2011, cui si aggiungono alcune pagine più recenti, finora inedite. Un arco temporale di più di vent’anni, una ricerca poetica che parte dal lirismo delle prime raccolte per approdare all’ironia e all’irriverenza delle ultime. Il filo rosso è la musicalità, che a volte è pura melodia, altre volte è gioco: giocosità ritmica, fonica, verbale. Perché Pier Mario Giovannone, oltre che poeta (scoperto da Dario Bellezza), è anche musicista. E proprio grazie ad una lunghissima collaborazione col cantautore Gianmaria Testa come chitarrista e paroliere, i suoi testi hanno potuto varcare i confini delle librerie e delle biblioteche, entrando nei teatri e nelle sale da concerto, per essere assaporati come parola viva, orale, condivisa. Sulla sua poesia hanno scritto Dario Bellezza, Gian Luigi Beccaria, Stefano Bollani, Roberto Carifi, Paco Ibáñez, Stefano Jacomuzzi e Giorgio Luzzi.