«Al saggio capita di dover indossare il volto libero della verità sulle innumerevoli maschere dell’invenzione» (dalle pagine introduttive di Gabriele Fichera). La scrittura che pensa: saggismo, letteratura, vita è un libro che nasce grazie all’Università di Liège e mette in scena questa inquieta eventualità, questa generosa, rischiosa potenzialità. Undici critici si mettono sulle tracce di undici diversi autori di scrittura saggistica e inverano l’esperienza di equilibristi imperfetti sul filo teso fra vita e letteratura, storia e pensiero, e lungo quasi un secolo, dal 1929 al 2015. Emilio Lussu, Alberto Savinio, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Satta, Natalia Ginzburg, Franco Fortini, Cesare Cases, Leonardo Sciascia, Angelo Maria Ripellino, Luigi Baldacci, Emanuele Trevi sono seguiti da un gruppo di lettori che ha provato davvero a far squadra, in uno spirito di condivisione e di mutuo sostegno: Cadoni, Curreri, Dalmas, de Leva, Di Gesù, Fichera, Jossa, Mura, Onofri, Tanda, Traina.