Realtà e finzione. Sogno e ironia. Fantasia e racconto.
Le tracce si incontrano, si accavallano, si incrociano e giocano tra loro, apparentemente senza una logica.
Un soldatino offeso perché inconsciamente dimenticato sul fondo di un cestino d’asilo le cuce a suo piacimento e, allo stesso tempo, lascia a chi legge la possibilità di ricercare una propria logica, libero di muovere le trame avanti e indietro nel tempo e nello spazio per ricostruire una storia come più gli aggrada. Libero di interpretarne i segni come il gusto suggerisce e l’immaginazione ispira.
Il gioco e la serietà scherzano tra loro, in un insieme di ricordi, quadri fantasiosi, scorci di città, di avventure, di avvenimenti e (ovviamente) di episodi di basket.
Non resta che chiederci dove finisca la fiaba e inizi la verità…