Questo volume si propone di fornire un nuovo inquadramento di un segmento della storia figurativa piemontese talvolta trascurato dagli studi.
I decenni iniziali del Cinquecento sono un momento di cerniera, in cui a Mondovì si assiste al declino della lunghissima e fortunata stagione tardogotica e si affacciano, non senza fatica, i primi bagliori della cultura rinascimentale.
Partendo dal grande cantiere della cattedrale fatta erigere dal vescovo Amedeo di Romagnano e transitando per l’analisi di artisti e maestranze itineranti o più radicati sul territorio, si delineano le coordinate di un tessuto culturale a largo raggio su cui si staglia la figura del Maestro del Buon Gesù.
Attorno a questo nome si propone ora di consolidare un importante catalogo di opere, alcune delle quali inedite, aggiungendo un nuovo e prezioso tassello alla storia artistica del Piemonte rinascimentale.