Per la prima volta si affronta e si raccoglie, in dettaglio, l’attenzione per la magia da spettacolo presente nella narrativa di Emilio Salgari, di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita (1862-2012). Cronista teatrale, sposo di un’attrice dilettante, Salgari ama il palcoscenico in generale. E del resto non è un caso che gli studi sul melodramma travasato nella sua opera siano ormai numerosi. Il più popolare illusionismo ottocentesco riguarda i fantasmi, che affiorano frequentemente nelle avventure del Nostro, dove si passa via via da uno sguardo positivista a una contemplazione più ludica. In tal senso, nel romanzesco salgariano precipitano pure alcune amicizie dello scrittore, come l’ex segretario di un illusionista di colore: entrambi personaggi reali, da sempre creduti di fantasia. E che dire dei più famosi trucchi indù di ogni tempo? Del gioco della cesta e del seppellimento del fachiro? Altri “morti” che tornano magicamente in vita…