Leda Rafanelli (Pistoia 1880-Genova 1971) è stata scrittrice instancabile, editrice, attivista politica, appassionata della cultura araba e delle arti esoteriche. Anarchica e musulmana, femminista e pacifista, anticonformista fino alla provocazione, Leda amò l’Oriente, la sua civiltà e i suoi popoli: se il suo giovanile viaggio in Egitto rimane avvolto nel mistero, le sue consuetudini quotidiane e le sue novelle orientali – delle quali si presenta qui una scelta, collocabile per lo più negli anni Trenta – testimoniano il suo orientalismo antagonista, la sua consapevole scelta non solo di raccontare il mondo arabo in termini del tutto opposti a quelli del rozzo nazionalismo dell’epoca, ma anche di fare dell’Oriente un modo concretamente alternativo di vivere in un mondo consacrato ai valori del profitto, della conquista, della sopraffazione.