Ricordi che si perdono nella notte dei tempi, ascoltati nei roo, gli antichi crocicchi dei borghi o mentre, d’inverno, si vegliava nelle stalle, oppure ai tavoli delle piole e delle bische o, ancora, nelle serate di ribota, riaffiorano alla memoria, come in un vecchio solaio, ricompaiono vecchi oggetti, coperti di polvere.
L’autore, attraverso la presentazione di “personaggi” del suo territorio, ha voluto, con il suo stile di velata ironia, riproporre un lontano mondo contadino, al quale è affettivamente legato, fatto di tanto lavoro, guerre, povertà, valori, e tante burle.
… Quando si lavorava molto e ci si divertiva con poco…