In occasione del centenario della scomparsa dell’autore (1911) e ormai a ridosso dei centocinquant’anni dalla sua nascita (1862), i quattro saggi qui raccolti tentano di indagare uno dei lati meno esplorati dell’immaginario di Emilio Salgari: le atmosfere e le presenze lugubri, gotiche e fantastiche che pur si riscontrano in buona parte della sua opera. Nel suo complesso, il volume cerca di ricostruire quel ciclo di produzione creativa che dalle appendici della Tigre della Malesia (in cui Sandokan è un sulfureo bevitore di sangue) porta alla creazione di una ‘scuola’ nostrana del fantastico, coltivata sulle pagine di “Per terra e per mare”, giornale di avventure e viaggi di cui il «Capitano» era direttore. Fino alla filiazione indiretta della terza serie del “Giornale illustrato dei viaggi”, il cui timoniere Guglielmo Stocco sdoganò il soprannaturale, il macabro e la fantascienza: tutto questo, ovviamente, all’insegna e nel solco di Emilio Salgari.