Le celebrazioni ufficiali per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia rappresentano un’occasione ideale per rileggere poesie dell’epoca risorgimentale, dal Piemonte alla Sicilia. Nel processo di unificazione, infatti, la letteratura ha rivestito un ruolo di primo piano: in tempi in cui la scrittura deteneva ancora il potere d’incidere sulla vita pubblica, sono state soprattutto le opere dei nostri scrittori, mandate a memoria e spesso trasmesse clandestinamente dai patrioti, a formare i primi tratti di una coscienza nazionale. Questo dato di fatto dovrebbe indurre a riconsiderare con un certo interesse gli esiti di un periodo della letteratura italiana che viene generalmente descritto in termini negativi. Questa antologia affronta la questione da un punto di vista solo apparentemente parziale: la figura dell’esule politico è al centro di una rete tematica che, in poesia più che nel romanzo, costituisce una sorta di mitografia del Risorgimento.