La letteratura contemporanea svizzera è molto varia e, nel panorama frastagliato che la compone, la narrativa costituisce probabilmente il genere più interessante. Tra gli scrittori delle tre regioni linguistiche principali della Svizzera ci sono dei denominatori comuni, dovuti a una cultura e prospettiva elvetica che li unisce più di quanto la lingua li divida: essere, per esempio, abitanti di un piccolo paese circondato da grandi Stati, animati da una mentalità influenzata dalla democrazia diretta.
Quest’antologia offre un percorso costituito da nove lunghi racconti che spaziano dalla letteratura di montagna all’apertura internazionale (e finanche asiatica, nell’ultimo testo). Si tratta, per la maggior parte, di scrittori assai noti in Svizzera e purtroppo non tutti altrettanto noti in Italia: Étienne Barilier, Jacques-Étienne Bovard, Claude Darbellay, Pietro De Marchi, Anna Felder, Charles Lewinsky, Bruna Martinelli, Adolf Muschg e Giovanni Orelli.