“Migrazioni. Parole di passaggio”, una raccolta di poesie in viaggio, nel vento.
Parole che insieme dialogano tra il dentro ed il fuori, “tra il sé ed il resto”.
Come voce che si apre ad orizzonti lontani, alla natura vicina, all’imprevedibile movimento del proprio sentire.
Piccole fotografie dell’anima.
“Irene, il titolo che hai scelto è Migrazioni e il tuo è un lessico dell’erranza.
Il nero dell’inchiostro si muove sul bianco della pagina e disegna cammini, mutamenti, passaggi, passanti, passi, piedi, scie, sentieri, strade, vie. E ci sono richiami, becchi, piume, voli, venti. Un immaginario alato.
Poche le soste, spesso al riparo dell’avverbio lì. Come un nido sotto i tetti.
Ma poi riparti. Su onde di ottonari. Nel vento di un andamento litanico.
Il canto liberato dalle tue mani, finalmente è arrivato ai nostri occhi. Abbiamo la tua voce dentro. Allora grazie di questi versi, che fanno l’amore con le nostre mancanze.”
Pier Mario Giovannone