A fronte di una ricchissima letteratura sui nostri soldati fatti prigionieri nella Prima guerra mondiale, molto poco ancora si sa dei nemici reclusi nei campi di detenzione italiani. Chi erano? Quali erano i loro nomi? Da dove provenivano? Come trascorrevano il loro tempo? A quali mansioni erano adibiti?
L’autore prende per mano il lettore e lo accompagna per le località della provincia di Cuneo dove erano stati allestiti i luoghi di detenzione, Colle di Tenda, Vinadio, Fossano e Savigliano, ma anche per altri centri dove gli internati ebbero un ruolo non indifferente.
Tra fughe romanzesche, lavori più o meno gravosi, partite a bocce e a calcio, giornate eterne, malattie e decessi, viene affrontata la questione della reclusione degli austro-ungarici e di alcuni tedeschi in terra cuneese vista dalla prospettiva dei nemici di allora, senza disdegnare commenti, dichiarazioni ed invettive della stampa locale.
Ne emerge un quadro nitido, preciso, obiettivo, senza retorica ed accurato su un fenomeno, come la prigionia di guerra in terra italiana, che, a 100 anni dalla fine del primo conflitto a livello mondiale, non è ancora stata sviscerata, approfondita e studiata del tutto.
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I prigionieri di guerra in provincia di Cuneo
1915-1919