Questo libro, edito nel centesimo anniversario dell’inizio della Grande Guerra, racconta quanto accadeva al fronte e a Cuneo dall’inizio del conflitto in Europa, un anno prima che l’Italia vi entrasse nel 1915, al dopoguerra coi difficili problemi creati dal rientro dei reduci, dalla disoccupazione dilagante e dalla terribile crisi economica provocata da una guerra che ha causato alla nostra provincia oltre dodicimila morti, sino alla Impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio e all’inaugurazione del Monumento ai Caduti di Cuneo al Parco Fresia nel 1922.
Il libro segue le tracce, completandolo, del grosso volume Figli di questa terra – I Caduti della provincia di Cuneo nella Grande Guerra (1915-1918) che l’autore ha dato alle stampe nel 2005 e amplia la serie di articoli pubblicati dal settimanale cattolico cuneese La Guida all’inizio del 2014 che hanno suscitato un vivo interesse tra i lettori.
Gran parte delle notizie contenute in questo libro derivano dalla lettura dei giornali cuneesi editi al tempo della guerra, e dopo questa, che restituiscono un quadro estremamente interessante su come Cuneo e i suoi abitanti hanno vissuto quella lontana e terribile tragedia.
Completano il volume una breve analisi statistica sui Caduti di Cuneo, il loro elenco tratto dall’Albo d’Oro e quello dei loro nomi inciso nella pietra del Monumento ai Caduti.
Questo lavoro vuole essere innanzitutto un omaggio alla memoria degli oltre trecentocinquanta cuneesi che hanno perso la loro vita nel conflitto e alle loro famiglie che hanno dovuto subire dolore e privazioni non immaginabili.