L’idea è questa: recuperare, in modo più o meno brillante e originale, quanto del dato antico partecipi alla nostra Unità, al processo che la sancisce storicamente e culturalmente, anche in prospettiva, ovvero con uno sguardo ai nostri giorni. Si passa dal Canto degli italiani e dai classici come enciclopedia culturale dell’Italia a un antico racconto per pensare le italiane, dalle novelle di Pirandello a d’Annunzio e a Svevo, dal cinema al graphic essay. Quasi sempre Antichità e Unità sembrano accompagnarsi e sposarsi, nel bene e nel male, con divorzi, tradizioni la cui presa dobbiamo spezzare come una catena, fra poetiche dell’italianità e frammentazioni del mito risorgimentale.
Interventi di: Maurizio Bettini, Licia Ferro, Bart Van den Bossche, Giuseppe Papponetti, Mara Santi, Fulvio Orsitto, Luciano Curreri e Giuseppe Palumbo (e con lettere/letture/recensioni di Anna Dolfi, Riccardo Donati, Vittorio Frigerio).